AVVOCATURA E INNOVAZIONE

Come e perchè il digitale, i dati, i cambiamenti sociali hanno mutato la libera professione

I dati confermano annualmente un declino della professione forense. 

Secondo indagini recenti, gli iscritti alla Cassa Forense hanno visto il loro reddito diminuire progressivamente ogni anno dal 2007. Dai 51.000 euro di reddito medio del 2007 ai 38.000 del 2015: una discesa allarmante.

Studi del CENSIS mettono in luce che solo per il 16% della popolazione l’avvocato è una professione fondamentale per il buon funzionamento del paese. E se è possibile comprendere il 60% ottenuto dai medici, il distacco nei confronti degli ingegneri (37,7%) o dei consulenti del lavoro (21,4%) è meno chiaro.

Una categoria restia al cambiamento 

Sono molteplici i fattori che hanno determinato il declino della professione ma, tra i tanti, è importante focalizzarsi sul mancato adattamento della professione rispetto ai cambiamenti sociali in corso.

Ciò ha causato una sostanziale incapacità di comunicazione tra gli effettivi bisogni della società e la prestazione offerta dagli avvocati.

Il ruolo dell’avvocato, invece, è quello di guidare persone fisiche, società, professionisti ad affrontare le sfide di questo momento storico.  

Per questa ragione, un rinnovamento della professione forense passa necessariamente dal mutamento delle attività professionali attraverso il digitale e la scoperta dell’immenso valore dei dati.

Come può cambiare la prestazione dell’avvocato?

La visione

Prima di tutto, deve esserci un mutamento dello spirito che anima lo svolgimento dell’attività professionale: il professionista non può più limitarsi ad offrire prestazioni ma  deve affiancare il cliente nella definizione di obiettivi, strategie, programmi.

Il rinnovato ruolo dell’avvocato gli impone di non limitarsi ad offrire una prestazione ma contribuire a creare una visione per il cliente. Ciò può avvenire solamente laddove il professionista riesca ad offrire soluzioni non limitate alla gestione della singola pratica o alla redazione di un atto ma volte a risolvere ed anticipare le criticità. 

Le metodologie

Il cambiamento passa anche attraverso i metodi di svolgimento dell’attività con l’introduzione del digitale e l’utilizzo di strumenti di analisi dei dati.

Quanto al digitale, l’introduzione del processo telematico è solo uno dei primissimi step della digitalizzazione della professione, che deve coinvolgere:

  • gli strumenti organizzativi; 
  • l’automazione di attività standard;
  • la conservazione e gestione dei documenti.

Questo può garantire una migliore organizzazione degli studi professionali ed una più efficiente gestione del tempo.

Quanto ai dati, è noto che la maggior parte dei professionisti siano restii ad adottare una politica di gestione dei dati personali come imposta dal Regolamento UE 2016/679, vista come l’ennesimo incombente economico e gestionale cui ottemperare. 

Tuttavia, una gestione ed analisi della marea di dati con cui gli avvocati vengono a contatto e sono obbligati a conservare può rappresentare una risorsa fondamentale rispetto alle scelte strategiche da intraprendere.

Ad esempio, la valutazione dell’andamento dei contenziosi, lo studio e raffronto delle sentenze in un determinato settore ed area territoriale, l’analisi del livello dei prezzi di determinati servizi, sono tutti elementi importantissimi che possono guidare il professionista ad affiancare il cliente nelle scelte ed attività da intraprendere, specie con riferimento alle vertenze da avviare, alle scelte imprenditoriali, alla probabilità di buon esito di una causa.

Attraverso l’innovazione, l’avvocato deve diventare un vero e proprio business partner dell’impresa o del libero professionista, quella figura in grado di dare indicazioni strategiche sulla gestione aziendale.

L’imprenditore, al contempo, deve capire quanto sia importante vedere nell’avvocato un riferimento nell’attuazione dei progetti e non solo un professionista deputato a risolvere liti e controversie!

Questo mutamento è fondamentale per riacquisire il valore del contributo degli avvocati nella società, come interpreti dei bisogni del paese e guide dell’attuazione degli stessi.